25set 2019
LEONARDO 500, GIOVANNI COVA & C. ALLA PINACOTECA AMBROSIANA
Articolo di: Fabiano Guatteri

E’ stata presentata il 24 settembre la nuova collezione di panettoni Giovanni Cova & C. all’interno della Pinacoteca Ambrosiana.  Ciò che qualifica la collezione, oltre alla bontà del prodotto, è la celebrazione del genio di Leonardo, considerato  che quest’anno è il 500esimo anniversario della sua scomparsa. Nel corso della conferenza stampa,  introdotta da Andrea Muzzi, CEO di IDB Group (al microfono nella foto 1), è stata data la parola a  Monsignor Marco Navoni (a sinistra nella foto 1) il quale ha tenuto un’avvincente lezione sulla vita di Leonardo a Milano, città dove ha trascorso numerosi anni. 

 

E a Milano è conservato il Codice Atlantico che raccoglie gran parte dei disegni e degli scritti  di Leonardo dai tempi di Firenze, quando frequentava Verrocchio, sino all’anno della sua morte. Disegni che esprimono il suo genio e che riguardano architettura, ingegneria, idraulica, meccanica, urbanistica e più in generale la cultura scientifico tecnologica. Si tratta di scritti e disegni con i formati più disparati,  alcuni erano piccoli come francobolli. Raccogliere quei fogli, e soprattutto consultarli non era agevole e dovendoli necessariamente maneggiare, poteva  in qualche modo danneggiarli. Dopo varie vicissitudini, lo scultore Pompeo Leoni  alla fine del Cinquecento, incollò sulle pagine vuote di un grande libro e i disegni del Maestro e per rilegare i fogli scritti da entrambe le facce ritagliò dal libro apposite finestre. Ora  le opere di Leonardo si potevano sfogliare toccando la carta del libro e non più i disegni. Il nome “atlantico”  che definisce il codice è unicamente riferito al nome del formato della  carta.

 

Pompeo Leoni il libro in Spagna, e   lo portò in Italia presumibilmente nel 1604.  Il “gran libro” passò di mano in mano sino a essere acquistato dal conte Galeazzo Arconati il quale, legato a Federico Borromeo, parente della madre e suo tutore in gioventù, lo donò nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana fondata dallo stesso Borromeo  nel 1609. E qui rimase sino a quando Napoleone Bonaparte lo rubò per portarlo in Francia. Ma finita definitivamente la l’avventura napoleonica con il Congresso di Vienna del 1815 Milano ritornò austrica.  Un ufficiale  austriaco in pensione, il  barone von Ottenfels-Gschwind deputato riportare gli oggetti d’arte ai  legittimi proprietari,   visionando il Codice Atlantico (Leonardo scriveva da destra a sinistra) e non conoscendo bene l’italiano, affermò che non era di suo interesse in quanto scritto in cinese. Ma fortunatamente ad accompagnarlo vi era un messo del papa, il raffinato Antonio Canova  che capì immediatamente l’importanza e il valore dell’opera, e la riportò libro alla Biblioteca Ambrosiana. Interessante notare che in una mappa di Milano Leonardo indica il centro della città nn nella piazza del Duomo, ma dove si trova foro romano che corrispondeva alla  piazza principale  nel centro cittadino,  esattamente dove sorge la Biblioteca Ambrosiana nei sotterranei della quale si trovano tracce archeologiche del foro. 

 

Dopo questa disamina si è passati alla presentazione della collezione dei panettoni Giovanni Cova & C. Leonardo 500 che vede ogni confezione riprodurre un’opera leonardesca.

 Leonardo 500 è infatti la nuova linea di levitati artigianali, dedicata al grande genio. Le sue opere prendono nuova vita negli incarti tra gusto e arte. 

La Gioconda, è riprodotta sulla confezione del Panettone Classico da 1 Kg (foto 2), premiato dall’ International Taste and Quality Institute di Bruxelles con il Tre Stelle Superior Taste Award, in una elegante confezione di latta da collezione;

il Panettone Grancioccolato, con granella di nocciole, è racchiuso nella riproduzione dell’opera L’Annunciazione (foto 3),

mentre L’ultima Cena riveste e il Panettone con gocce di cioccolato bianco, lampone e pistacchio (foto 4).

Associata al Panettone curcuma e zenzero, la riproduzione dell’opera La Dama con l’Ermellino (foto 5);

La Vergine delle Rocce avvolge il Panettone farcito con crema di “Pistacchio Verde di Bronte DOP” (foto 6);

Sant’Anna, la Vergine e il bambino con l’agnellino è riferita al Panettone Pere e Cioccolato (foto 7).

 

In ogni singola confezione vi è una raccolta delle riproduzioni utilizzate nel progetto, in tiratura limitata e stampata in altissima risoluzione.

“Vogliamo regalare emozioni e promuovere l’arte italiana – sostiene Andrea Muzzi– siamo orgogliosi di intraprendere questo progetto a cui aderisce anche la Pinacoteca Ambrosiana di Milano. “

 

Pertanto  anche il Panettone, simbolo della pasticceria milanese, grazie al brand  Giovanni Cova & C., contribuirà ad aprire le porte della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano promuovendone il suo immenso patrimonio artistico, primo tra tutti, il Codice Atlantico, la più ampia raccolta al mondo di disegni e scritti di Leonardo da Vinci.

 Infatti a chi acquista un panettone della Linea LEONARDO 500, sino al giugno 2020, verrà infatti riservato uno sconto sul biglietto d’ingresso alla collezione d’arte della Pinacoteca. 

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