22nov 2022
LOCANDA RADICI: SOSTENIBILITÀ, CONTEMPORANEITÀ E SAPORI DELLA MEMORIA
Articolo di: CityLightsNews

La Locanda Radici si trova a Melizzano, nel Sannio Beneventano, alla confluenza dei fiumi Calore e Volturno, sulle prime pendici occidentali del Taburno.

 

È luogo non solo di bellezze paesaggistiche, ma anche di giacimenti enogastronomici, ricchi cioè di prodotti quali gli asparagi selvatici e i turioni di Pungitopo, i funghi porcini di Cusano Mutri, i carciofi di Pietrelcina, i tartufi bianchi e neri pregiati, la mela annurca, il Caciocavallo, la Mozzarella di Bufala, di vini DOC e DOCG, del Taburno, del Sannio, di Solopaca, a base di Aglianico, Falanghina, Greco, dell’olio extravergine di oliva delle Colline Beneventane DOP e via elencando

 

Eccellenze che alimentano la dispensa della Locanda Radici (foto 1 interno) considerato che la cucina punta dritto all’essenza dei sapori più autentici e genuini, al gusto originario delle materie prime.

 

Dirige la cucina lo chef Angelo D’Amico che può vantare un curriculum di prim’ordine grazie alle esperienze di rilievo presso alcuni dei più apprezzati ristoranti in Italia e all’estero. Formatosi all’Istituto Alberghiero di Benevento, ha lavorato a Roma all’Eden con Enrico Derflinger, a Palazzo Sasso di Ravello con Anthony Genovese; al Cracco Peck a Milano con Carlo Cracco, a Oxford al Le Menoir di Raymond Blanc e a Parigi all’Arpege di Alain Passard. A seguire, ancora con Bernardino Lombardo e a Labico nel ristorante di Antonello Colonna come executive. Tale patrimonio esperienziale lo ha portato a confrontarsi con tecniche e tendenze contemporanee come pure con la cucina classica francese. Tutto ciò senza rinunciare alla cucina di casa, ai sapori veri, quelli intensi e forti del territorio, costantemente oggetto della sua indagine, della sua ricerca e, in ultimo, della rivisitazione più attuale.

 

La sua è una cucina sostenibile, in rapporto all’impatto ambientale, al risparmio energetico e al riflesso economico, capisaldi irrinunciabili nella gestione della Locanda Radici. Ciò grazie a Giuseppe D’Amico, laureato in ingegneria energetica, che ha sviluppato un complesso modello matematico-analitico che consente di valutare l’impatto ambientale di ogni piatto proposto. Risparmio energetico ed emissioni di CO2 (con lo scopo, evidente, di ridurle al minimo) diventano i parametri cardine monitorati dalla produzione della materia prima fino alla sua trasformazione. La selezione accurata dei fornitori, che non può più prescindere da questi parametri, e la particolare attenzione che segue nella realizzazione dei piatti, consente fin da ora di segnalare già nel menu, attraverso il simbolo del trifoglio, piatti particolarmente ecosostenibili.


Ogni piatto è depositario dell’intessersi di esperienze, di tecniche sia remote sia innovative e di riferimenti al territorio, dove i migliori sapori, quelli della memoria, sono restituiti attraverso proiezioni nuove ricche di picchi gustativi che sostengono il ricordo. Per esemplificare questo racconto basterà dire dell’Uovo croccante, Mozzarella di Bufala e tartufo (foto 2), la ricetta cliccando qui: il tuorlo fritto, al tempo stesso “croccante” e cremoso, è coperto da lamelle di tartufo (eccellente del beneventano) cui si aggiunge la mozzarella per completare la polifonia.

 

O come l’Agnello Laticauda: carré arrosto alla lavanda, pancia, polpetta di spalla con menta e pecorino (foto 3). Una preparazione in cui la razza autoctona Laticauda, viene valorizzata al meglio in tre diverse preparazioni per tre sue parti distinte. Un piatto che non nasce da una singola ispirazione ma da una somma di esperienze e considerazioni, arrivando ad affermare l’importanza di valorizzare ogni parte di un animale e quindi il valore della circolarità come elemento della sostenibilità in cucina.

 

Ma potremmo ancora dire del Tortello di Caciocavallo di Castelfranco in Miscano (foto 4).

 

E volendo riprendere il nome Locanda Radici, occorrono radici profonde e salde per proiettarsi tanto consapevolmente nel presente e ci vogliono radici che continuino a scavare. Anche nella memoria.

1

2

3

4

Articoli Simili
I più letti del mese
TORNA IL MERCATINO DI NATALE ALTOATESINO ONLINE DI PUR SÜDTIROL
Un’esperienza di shopping unica per scoprire i sapori e i profumi dell’Alto Adige.   Torna la vetrina virtuale dove i produttori dell’Alto Adige possono presentare le proprie eccellenze. Tante le idee... Leggi di più
L’Aura Ronchi di Brescia IGT 2022, il rosato Noventa
Noventa è un’azienda vitivinicola con sede a Botticino, cittadina nel cuore dell’omonima zona vinicola Doc in provincia di Brescia.   Nata nel 1970, la cantina è proprietaria di 11 ettari vitati disposti a ... Leggi di più
NON AVVOLGERE L’ARROSTO NELL’ALLUMINIO
La cucina è un luogo strano. Ci sono persone brillanti che in cucina perdono lucidità quasi che i fornelli resettassero la loro intelligenza. Per cui una persona dotata di buona logica, può finire per perderla tra padell... Leggi di più
CANTINE DI FRANCIACORTA: DEGUSTAZIONE DI 60 SATÈN
In occasione del Festival del Franciacorta, in programma nei due week end del 10 e 11 e del 17 e 18 settembre, Cantine di Franciacorta (Wine Store di Erbusco) organizzeranno quest’anno una degustazione di Franciaco... Leggi di più
INSALATA DI BACCALÀ, SEPPIA, NERVETTI E OLIVE DI GAETA
RISTORANTI UNITI: MITO DI EDIPO E LA “BUFALA DEI 4 METRI”
Riportiamo integralmente in comunicato dei Ristoratori Uniti.   Una volta si giocava al gioco del gessetto, mosca cieca, 4 canti. Oggi si gioca con il metro,1, 2, 3, 4. Quando si parla di lunghezze una possibile associ... Leggi di più
GENESIS POWERED… ALLA RISCOPERTA DELLE ORIGINI DELLA CUCINA
Genesis Powered by Fideuram Private Banker  si svolgerà dal 9 al 12 settembre Cortina d’Ampezzo (BL) e sarà focalizzata sul concetto di Rigenerazione Umana:  4 giorni a contatto con la natura per il benessere della... Leggi di più
IL RISTORANTE LA TENDA ROSSA APRE LE PORTE DELLA PROPRIA CANTINA
Il Ristorante la Tenda Rossa apre le porte della propria cantina e mette in vendita alcune referenze di pregio. Lista dei vini in vendita
 Billecart Salmon – Cuvee Elisabeth Rose’ 2000 bottiglia euro 170 &n... Leggi di più
Fiocchi di sale islandese, puri, cristallini, incontaminati,
I fiocchi di sale islandese della Saltwerk, azienda fondata nel 2011, sono prodotti utilizzando un metodo secolare. Il sale viene raccolto in prossimità di una piccola penisola della costa occidentale, Reykjanes, che sep... Leggi di più
FORNACELLE: QUANDO IL METODO CLASSICO NASCE A BOLGHERI
L’enologia toscana è storicamente associata ai grandi vini rossi. I vini bianchi, però, hanno saputo in tempi più recenti conquistare l’attenzione di consumatori attenti per lo stile e spesso l’eleganza... Leggi di più
We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of this site have already been set.