L'Olio Officina Festival ritorna a Milano al Palazzo delle Stelline dal 2 al 4 febbraio con incontri, dibattiti, degustazioni guidate, mostre, finger food e spettacoli.

Energia! Olio in movimento, questo è il titolo scelto quest'anno sullo stato dell'arte del settore perchè “l'olio, oltre a essere alimento e condimento, è anche, e soprattutto, energia, in quanto fonte di calorie in grado di dare una spinta propulsiva all'organismo che si traduce in forza di nervi e muscoli, in vigore fisico e in efficienza psicofisica” dice Luigi Caricato, grande esperto del mondo oleario e ideatore di questo appuntamento.

E l'olio extra vergine d'oliva, pietra miliare della dieta mediterranea e must della nostra alimentazione, qui è l'attore principale nelle sue differenti declinazioni: da quelle "gentili" - come i Dop Riviera Ligure e Dop Garda o in quelle di grande carattere, dal gusto potente di olive che crescono sui suoli vulcanici. A proposito del Garda, la sorpresa più inattesa sarà l'olio del Vate, quello ottenuto nel 2016 proprio dagli oliveti del Vittoriale di d'Annunzio.

E accanto alle degustazioni guidate, il programma offre un momento dedicato al “blending” dei diversi cultivar di olive, un'arte famosa principalmente nei distillati alcolici.

Tra le produzioni straniere invece, questa sarà inoltre l'occasione per conoscere la Tunisia, con i suoi extra vergini dei quali si sa ben poco e che meritano un approfondimento.

Al di là della dimensione alimentare, in questi tre giorni si scoprirà che tutti gli scarti dell'ulivo - una volta ottenuta la preziosa spremitura dei frutti - vengono impiegati nella cosmesi, nella farmacopea o nella creazione di biomasse diventando così fonte di energia, a vantaggio dell’ambiente e della sostenibilità.

Olio a 360°, ma non solo, all'Olio Officina Festival, si dibatterà infatti di altri condimenti come l'olio di palma - e la sua effettiva nocività - così come del burro, spesso demonizzato per una sana dieta alimentare.

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