13nov 2019
A QUALCHE SETTIMANA DA CHAMPAGNE EXPERIENCE GLI INDIMENTICABILI
Modena Champagne Experience è un evento promosso e organizzato da Club Excellence, club nato a Milano il 25 giugno 2012 per promuovere la cultura della distribuzione dei vini e degli spirits di eccellenza.
Articolo di: Fabiano Guatteri

Modena Champagne Experience 2019

Club Excellence  un’unione di distributori e importatori nazionali che vede le principali realtà italiane operanti nel campo della distribuzione delle migliori produzioni vinicole e di distillati, Quattro anni dopo la sua nascita, il 4 luglio 2016, il Club si costituisce Società Cooperativa e oggi vede riunite quindici aziende tra le più importanti d’Italia. L’azione del Club Excellence si articola su più direttrici, tra le quali l’organizzazione di eventi.

In merito ne ricordiamo uno di grande prestigio Modena Champagne Experience 2019 che si è tenuto a Modena:
una due giorni dedicata alle bollicine più famose del mondo con la partecipazione di 125 maison.

 

Oltre al banco d’assaggio sono state organizzate Master Class a numero chiuso, molto partecipate che hanno posto l’accento su temi d’attualità come “I trend attuali in Champagne” tenuto da Jancis Robinson. Presenti nel salone espositivo anche realtà gastronomiche dedicate a prodotti gourmet quali salumi , formaggi, aceto balsamico, prodotti ittici, pasticceria e caffè. Né sono mancate le bollicine Modenesi con la partecipazione del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, e il Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena. Vogliamo, della nostra Champagne Experience, ricordare solo alcune chicche che ci hanno maggiormente emozionato a prescindere da qualsiasi valutazione meritocratica. L’esposizione è stata organizzata per aree geografiche.

 

Aube-Cotes de Bar

Drappier (foto 2)
La famiglia già nel 1808 seleziona gli appezzamenti più vocati situati attorno a Urville, terra di pinot nero.
Champagne Drappier Brut Nature: 100 % pinot nero matura 36 mesi sui lieviti; al naso è croccante, si colgono sentori di frutta rossa, di prugna, a anche di mela golden e pompelmo; in bocca è salino, minerale, con sentori di frutta secca, fine e diretto.


Vallé del la Marne
Henri Giraud (foto3)
La Casa, fondata nel 1625, oggi è guidata dalla dodicesima generazione con Claud Giraud che ha portato la produzione a standard qualitativi molto elevati.
Champagne Henri Giraud MV 14 Fût de Chêne Brut: è prodotto con il 70% di vino di annata 2014 e il restante 30% con vino invecchiato con metodo solera. Le uve utilizzate sono pinot nero 80% e chardonnay. E’ uno Champagne complesso con ampio paniere di piccoli frutti, ma anche floreale. In bocca si allarga, si rivela suadente e si ritrovano sentori di ciliegia e di rosa già percepiti al naso. E’ un vino complesso profondo di grande persistenza.


R. Pouillon & Fils  (foto 4)
Maison nasce nel 1947; con l’ingresso della terza generazione decolla qualitativamente.
Champagne R. Pouillon & Fils Brut Premier Cru Les Terres Froides Blanc de Blancs: la vinificazione ha luogo in vasche di acciaio e barrique e matura in barrique e botti di rovere. E’ un vino suadente con profumo fresco fruttato di pesca e ricordi di pane appena sfornato. In bocca è complesso, verticale, con nuance minerale e sensazioni di pesca bianca già colte in fase olfattiva.

 

Jacquesson
La Maison nasce nel 1798 e produce lo Champagne preferito da Napoleone che nel 1810 premia.
Champagne Jacquesson Extra Brut Cuvée N° 742: è prodotto con prevalenza di uve chardonnay, quindi meunier e pinot nero in percentuali che possono variare di anno in anno. Ha maturato 3 anni sui lieviti. Al naso sentori agrumati e di frutta secca, ricordi di fiori bianchi, la gardenia e una nota di fiore giallo, la ginestra; in bocca è immediato, ammaliante, succoso, sapido.


Côtes de Blancs
André Jacquart  (foto 5)
La tenuta sorge nel 1958 e produce attualmente circa 100 mila bottiglie.
Champagne Mesnil Experience Brut Nature Blanc de Blancs Grand Cru: da uve chardonnay
con fermentazione in legno e per il 30 % in acciaio, cui seguono 5 anni di rifermentazione in bottiglia. Al naso evidenzia note agrumate e dichiarata mineralità, sentori che ritroviamo in bocca cui si uniscono gradite note sapide.


De Sousa (foto 6)
Casa nata nella metà del secolo scorso attualmente ha una produzione di 75 mila bottiglie.
Champagne Extra Brut Cuvée des Caudalies Blanc de Blancs Grand Cru: permane sui lieviti 60 mesi da uve chardonnay, affinamento in legno. Ci ha particolarmente emozionato per l’intensità olfattiva, con nuance fruttate che ricordano il mango, la papaya, la pesca, l’albicocca. In bocca ripropone ricordi fruttati e netta mineralità.

 

Pierre Gimonet & Fils (foto 7)
La famiglia Gimonet si dedica allo Champagne dagli anni cinquanta e oggi è arrivata alla terza generazione di produttori in nome della qualità.
Champagne Pierre Gimonet & Fils Oenophile Non Dosé Premier Cru 2012: da uve chardonnay possiede profumi complessi, agrumati, ricordi di fiori bianchi; vino sicuramente verticale, con spalla acida molto ben pronunciata, tesa, che non vuole essere accattivante. Possiede una promettente longevità.


Collet (foto 8)
Muove le prime mosse ad Ay negli anni venti del secolo scorso, in pieno fermento creativo e produce Champagne dal sapore netto, diretto.
Champagne Collet Millesime 2008: è un mix di uve provenienti da 10 villaggi Premier e Grand Cru Il 50% di pinot nero struttura il vino, il 40% di chardonnay porta ricchezza, tenerezza ed eleganza con note minerali e fumé, mentre il 10% di Meunier completa l'assemblaggio con ricchezza e rotondità. Al naso è fruttato, con ricordi agrumati, di mela cotogna e di ribes nero con sfumature iodate. In bocca è sapido, minerale, con note agrumate.

 

Montaigne de Reims
Paul Bara
La casa è stata fondata a Bouzy nel 1833. Il vigneto, Grand Cru 100%, si trova nel cuore della Montagne de Reims.
Champagne Paul Bara Special Club Grand Cru Brut Rosé 2013: al naso un tripudio di frutti di bosco, in bocca elegante, armonico, con note fruttate.


Maison Classiche
Nicolas Feuillatte (foto 9)
E’ lo Champagne più venduto in Francia, terzo al mondo, con vigneti in tutta la Champagne Cru.
Champagne Palme d’Or Nicolas Feuillatte 2006: coniuga l’eleganza dello chardonnay (50%) con la struttura del pinot nero (50%). Al naso frutta boschiva e tropicale, note floreali e tostate; in bocca la struttura accompagna una ben espressa freschezza; notevole persistenza.

 

Ayala (foto 10)
Fondata nel 1860 è una delle poche case che utilizza unicamente le proprie uve così da garntire una maggiore regolarità.
Champagne Ayala Brut Nature: è prodotto con uve chardonnay (40%), pinot nero (40%) e meunier (20%). Al naso si colgono note agrumate e nuance salmastre. In bocca si avvertono nuovamente sfumature agrumate, frutta a polpa bianca e ricordi minerali.

 

Bollinger (foto 11)
I Grand e i Premier Cru forniscono le uve della Cuvée della storica maison che vede il pinot nero quale punto di riferimento irrinunciabile della propria collezione. I vini riserva sono conservati in magnum tappati con sughero..
Champagne Bollinger Special Cuvée: vede la predominanza dei vitigni a bacca nera: pinot nero 60%, meunier 12 %, chardonnay 25%. E’ lo Champagne Bollinger “contemporaneo” in quanto al contrario dei millesimati della Maison questo SA è prodotto utilzzando un ciclo produttivo meccanizzato. La cuvé utilizza vini riserva che arrivano a 15 anni di invecchiamento. Al naso sentori fruttati, composte di frutta e note speziate. In bocca rivela una grande strutura, con aromi fruttati, speziati e piacevole vivacità.

 

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Photo Credits

Photo 1 : Gerd Altmann da Pixabay
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