07giu 2021
DEGUSTAZIONE CON IL PRODUTTORE: I VINI CONSORZIO ALTO ADIGE ANNATA 2020
Articolo di: Fabiano Guatteri

Il Consorzio Vini Alto Adige ha presentato l’annata 2020 in un incontro stampa su piattaforma zoom, organizzato dall’Agenzia di Comunicazione AB. Presenti al meeting, Eduard Bernhart direttore del Consorzio e Stephan Fillippi enologo della Cantina Bolzano. Ha condotto e moderato la degustazione Eros Teboni, Brand Ambassador e sommelier.


L’Alto Adige. I numeri
Prima di entrare nel merito della degustazione, alcuni dati utili che per definire l’enologia altoatesina. Partiamo dai viticoltori, che sono 5000 per un’estensione di 5550 ettari vitati, da cui si può comprendere quale sia l’estensione degli appezzamenti delle singole cantine. La coltivazione biologica rappresenta l’8 per cento della produzione. Per quanto riguarda le altitudini i vigneti radicano tra 200 e 1000 metri slm. Sono 20 le varietà di uve allevate, per un totale di 40 milioni di bottiglie prodotte annualmente dove i vini Doc rappresentano il 98 % dell’intera produzione. Il 70% della produzione è appannaggio delle Cantine Produttori, che sono 12 Cooperative, il 25 % si deve a 32 cantine private e il 5% va attribuito a oltre 100 vignaioli indipendenti. Queste tre realtà fanno parte del Consorzio Vini Alto Adige.

 

Le tappe storiche
Un accenno storico; la prima Cantina Cooperativa della regione altoatesina nasce ad Andriano nel 1893, mentre un evento attuale, ossia la Mostra dei vini di Bolzano, vede la sua prima esposizione nel 1896. Nel 1910 il vigneto dell’Alto Adige raggiunge la sua massima estensione, 10 mila ettari, contro i 5.550 ettari attuali.
Nel 1980 si assiste a un vero e proprio salto di qualità dell’enologia altoatesina con una drastica riduzione delle rese e l’adozione di tecniche enologiche d’avanguardia. Da una presenza di vitigni rossi pari a circa l’80% del vigneto comincia una trasformazione così che attualmente i vitigni bianchi rappresentano il 68% dell’intera superficie vitata (vedi figura 1). Il 2007, data storica, è l’anno di nascita del Consorzio vini Alto Adige. Da un punto di vista climatico la collocazione geografica della regione e la morfologia garantiscono l’arrivo di correnti fredde dalla zona alpina che comportano un abbassamento delle temperature dei vigneti di 10-12 °C e tale escursione termica favorisce e incrementa l’acidità, sia il corredo aromatico e conseguentemente anche l’eleganza. Per quanto riguarda la superficie vitata per singolo vitigno vedere figura 2

 

I vini in degustazione
I vini in degustazione (foto 3) sono tutti del 2020 che è stata una buona annata, sia pur con differenze tra le varie zone delle regione. Aprile a maggio sono stati soleggiati e pertanto hanno favorito lo sviluppo vegetativo, con temperature costanti sino ad agosto, quindi vendemmie prolungate di circa una decina di giorni.

 

Weissburgunder Mediaevum 2020 Marcus Prackwieser – Gump Hof (foto 4) 
Il pinot bianco è uno dei vitigni chiave della viticoltura altoatesina e il vino possiede una forte riconoscibilità territoriale. La zona di produzione del Pinot Bianco Mediaevum 2020 si colloca a sud della Valle Isarco a un’altitudine di 400-500 metri. Dopo la raccolta le uve sono pressate sofficemente; ha quindi luogo la fermentazione alcolica in serbatoi d’acciaio. Matura sui lieviti 6 mesi in vasche d’acciaio.

 

Note gustative


Colore giallo paglierino.
Al naso evidenzia una componente primaria fruttata di pesca, di albicocca, legata a un mix di fiori bianchi come il tiglio, il biancospino, e leggere note di fieno, di erba secca e di pepe.
In bocca si coglie mineralità e in misura minore sapidità oltre che a struttura ampia. Il corredo aromatico conferma quanto avvertito in fase olfattiva, con una perdita della parte florale, ma con un aumento di quella fruttata, cui si uniscono leggera rotondità, cremosità e grande freschezza.

 

Abbinamenti
Trotelle al blu, risotto al pesce persico, formaggi freschi.

 

Pinot Grigio Vigna Castel Ringberg 2020 Elena Walch (foto 5) 
La denominazione Vigna, sottolinea l’importanza di far provenite il vino da un determinato vigneto, lavorando pertanto sulla zonazione, sulla riconoscibilità, sul microclima, sul microterroir. Dopo la pressatura soffice delle uve e la decantazione statica del mosto una parte fermenta a temperatura controllata di 20 °C in serbatoi d’acciaio, mentre il restante 15% fermenta in barrique di rovere francese d’Allier con successiva fermentazione malolattica. L’assemblaggio avviene in primavera.

 

Note gustative

 

Colore giallo paglierino brillante.
Al naso si evidenzia la parte fruttata con ricordi di pera, mela gialla, mela verde, e nota di macchia mediterranea in cui si evidenzia la salvia, nuance tipica della varietà.
In bocca è molto piacevole, con toni freschi che ne valorizzano la bevibilità, cui si uniscono ricordi minerali e una dichiarata sapidità. Sorso lungo e persistente.

 

Abbinamenti
Antipasti di pesce, tagliolini alle cappesante, rombo al forno.

 

Kerner 2020 Cantina Valle Isarco (foto 6) 
E’ prodotto con uve allevate a 650-970 metri di altitudine.
Incrocio riesling con schiava grossa, il kerner, a livello aromatico ricorda la frutta gialla del riesling, meno la parte citrica.
Kerner 2020 Cantina Valle Isarco nasce da una fermentazione a temperatura controllata e matura sur lie in serbatoi di acciaio inox.

 

Note gustative

 

Possiede colore giallo paglierino con riflessi verdi.
Al naso si avverte un ampio spessore aromatico sentori di frutta gialla sufficientemente matura, albicocca, nota mentolata e speziata.
In bocca possiede un equilibrato rapporto acidità - morbidezza, che ne fa un vino di piacevole beva. Dotato di ampio spessore aromatico nel sapore si ritrovano le note fruttate avvertite in fase olfattiva. Promette una potenzialità di invecchiamento di 4-6 anni.

 

Abbinamenti
Sauté di frutti di mare, omelette ai funghi porcini, orata al forno.


Sauvignon Winkl 2020 Cantina Terlan (foto 7) 
I vigneti dimorano a 280-580 metri di altitudine in terreno altamente porfirico, con quarzo e sabbie. La vinificazione in acciaio precede un affinamento dell’80% del vino in legno grande.

 

Note gustative

 

Colore giallo paglierino intenso con riflessi verdi.
Al naso profumi ben delineati, non sono evidenti i sentori verdi tipici delle pirazine, ma è presente una parte vegetale legata all’ortica, alla menta, una parte floreale con sambuco molto evidente, note fruttate in cui si riconoscono melone, albicocca, mandarino, frutto della passione leggero, cassis, sambuco nero. Non è un Sauvignon dai profumi esplosivi come quelli in stile nuova zelandese, ma i profumi sono più puliti, più contenuti, meglio delineati.
In bocca rivela corpo e struttura, definiti da una ben delineata acidità, da una nota minerale e da ricordi fruttati già avvertiti nei profumi.

 

Abbinamenti
Crema di asparagi, pesce spada affumicato, carpaccio di bresaola.


St. Magdalener Classico 2020 Ansitz Waldgries (foto 8)
Prodotto con Schiava completata da Lagrein 7-8%. La schiava è un vitigno dal grandissimo potenziale che in terreno ciottoloso e ghiaioso acquisisce verticalità; il taglio con il lagrein fornisce più colore, intensifica le parti strutturali sia tanniche sia acide, e fornisce più energia nel processo evolutivo. Le uve sono allevate a 250 metri di altitudine in un clima tipicamente mediterraneo. La vinificazione avviene in acciaio e in grandi botti di legno e va segnalato che il 20% delle uve è lasciato fermentare con i propri graspi

 

Note gustative


Colore rosso rubino brillante.
Il profumo è dominato da sentori fruttati in cui si riconoscono piccoli frutti come ciliegia e lampone.
In bocca buona struttura con tannini gentili, freschezza e lunghezza di sorso.

 

Abbinamenti
Tartare di manzo, zuppa di pesce di scoglio, scottadito.

 

Gewurztraminer Kleinsteine 2020 Cantina Bolzano (foto 9) 
E’ un vitigno selezione nato nel maso Kleinsteine e oggi è coltivato tra i 500 e i 700 metri di altitudine. La maggior parte di questo vino viene prodotto con le uve della zona classica del Santa Maddalena a circa 500 metri di altitudine con vendemmia a maturazione spinta. In una parte un po’ più alta, a 700 viene fatta una raccolta differenziata con vendemmia che si protrae sino agli inizi di ottobre. Qui l’1-2 % dei grappoli è fatto appassire su graticci per fornire al vino il residuo zuccherino voluto. La vinificazione avviene in acciaio. La parte appassita sui graticci viene fatta fermentare sino a raggiungere 5-6 gradi alcolici in modo da mantenere zuccheri e impronta aromatica. L’assemblaggio è effettuato un mese prima dell’imbottigliamento.

 

Note gustative

 

Colore giallo paglierino con riflessi dorati.
Profumo in cui si distingue in modo netto la rosa, quindi il garofano, ricordi fruttati di litchi, pompelmo e frutta esotica.
In bocca è intenso, ampio, avvolgente, morbido con piacevoli nuance zuccherine e speziate.
Residuo zuccherino tra 7 e 7,5 grammi.

 

Abbinamenti
Astice in salsa di peperone, cipollotti glassati, formaggi di medio affinamento.


Conclusioni
Lo stile dei vini degustati è l’eleganza che si traduce in un ph piuttosto contenuto che comunica freschezza al sorso. Ha, infatti, come tratti distintivi la freschezza e la tipicità aromatica.
La tendenza a insistere sulla ricchezza aromatica, un tempo invalsa soprattutto nella vinificazione del Gewurztraminer, cede oggi il passo a spessori aromatici meno eclatanti, ma più puliti, meglio delineati. Caratteristiche queste che non appesantendo il vino ne enfatizzano la bevibilità. Freschezza che riscontriamo anche nel rosso, dove l’uva schiava per certi versi verticalizza come un vitigno a bacca bianca.

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