31ago 2020
PASSAPORTO AMBIENTALE MONTAGNA VICENTINA
Articolo di: Michele Pizzillo

Volete conoscere tutto sul “Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina”? Il territorio, tanto per dare un’idea, dove si produce il formaggio Asiago ed è attiva un’azienda che produce confetture di frutta bio, e vocata all’innovazione oltre che impegnata a sostenere progetti di recupero di beni culturali in tutta Italia, Rigoni di Asiago, una Cantina, Maculan, di fama internazionale e altre realtà di prim’ordine? Allora, il 31 agosto dalle ore 11 dovete si è tenuta una interessante diretta la “Diretta Facebook - Passaporto Ambientale” che potete rivedere cliccando qui.

 

Obiettivo: “Presentazione finale del progetto ed interventi dei partner”: perché il Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) del Dipartimento di Ingegneria Industriale (DII) dell’Università di Padova, presenterà i risultati del progetto che ha portato alla progettazione e sviluppo di nuovi prodotti agroalimentari con delle migliorie per la riduzione degli impatti ambientali. Ad accompagnarvi in questo interessantissimo viaggio è Alessandro Manzardo del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Padova.

 

Dipartimento che ha già provveduto a rendere disponibili sul sito www.passaportoambientale.it gli output del progetto. In particolare, vengono rilasciate le linee guida a sostegno del settore agroalimentare per seguire percorsi riconosciuti di riduzione degli impatti ambientali.
Sette le aziende del territorio della Montagna Vicentina che sono state coinvolte nella sperimentazione del Passaporto Ambientale, un percorso di sostenibilità delle filiere agro-alimentari che consente di progettare nuovi prodotti a ridotto impatto ambientale.
Il progetto europeo “Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina”, iniziato ad ottobre del 2018 e che si conclude praticamente con la diretta Facebook del 31 agosto, ha favorito la progettazione e la commercializzazione di nuovi prodotti agroalimentari più rispettosi dell’ambiente. Le 7 aziende coinvolte nella sperimentazione (Maculan Società Agricola di Fausto Maculan e Figlie Società Semplice, Rigoni di Asiago Srl, Gruppo Bianchi di Panozzo Cesare & C. Società Semplice, Caseificio Pennar Asiago Società Cooperativa Agricola, Colline di Marostica Società Agricola srl Latteria di Soligo Società Agricola Cooperativa, Lunardon Michele), sono impegnate a sviluppare 7 nuovi prodotti agroalimentari a ridotto impatto ambientale.


Rigoni di Asiago, che è tra le 7 aziende del territorio della Montagna Vicentina aderenti allo studio, dopo aver superato con successo la verifica da parte degli organi proposti alla valutazione dei nuovi prodotti, presenta proprio in questa occasione le novità a ridotto impatto ambientale. Sotto la guida del Dipartimento Patavino, Rigoni di Asiago ha valutato gli impatti ambientali associati alla produzione della linea Tantifrutti, le sue bevande bio, dolcificate con succo di mela e ottenute con sola frutta raccolta a perfetta maturazione, che viene spremuta a freddo per preservare al meglio le proprietà e le caratteristiche organolettiche delle materie prime. L’analisi ha interessato le referenze Tantifrutti mela, agrumi e zenzero e Tantifrutti mirtillo selvatico con Mmla (foto 2).


Grazie allo studio del ciclo di vita del prodotto, è stato possibile definire delle strategie di riduzione degli impatti per ottenere un “prodotto migliorato” rispetto al prodotto iniziale. L’analisi si è concentrata sui dati del prodotto realizzato dall’azienda nel 2019, valutando i miglioramenti conseguiti rispetto all’anno precedente – fanno sapere i Rigoni dalla loro sede di Asiago -. Le due fasi con il maggior impatto sono risultate il packaging e il processo di produzione di Tantifrutti. Sulla base di quanto emerso, il miglioramento delle performance ambientali si è concentrato sulla revisione dell’imballaggio, che ha portato alla sostituzione del pack da tre bottigliette da 125 ml con un unico vaso da 500 ml. Questa scelta ha comportato un minor consumo di vetro (a parità di volume di succo di frutta) e una minor quantità di rifiuti generati a fine vita. Inoltre, l’intero processo produttivo è stato internalizzato presso lo stabilimento aziendale di Foza, consentendo così una maggiore efficienza nei consumi energetici.


“Da anni collaboriamo con Enti e Università in attività di ricerca nel campo scientifico al fine di rendere la nostra produzione sempre più sostenibile – afferma Cristina Cossa, Marketing Manager di Rigoni di Asiago – Abbiamo aderito con entusiasmo, fin da subito, al Passaporto Ambientale, in quanto abbiamo visto in questo progetto l’opportunità di proseguire il nostro impegno nell’innovazione e, nello specifico, di certificare e rendere riconoscibile un nuovo prodotto a basso impatto ambientale. Siamo orgogliosi di essere tra le Aziende pilota di questo ambizioso studio, il quale permetterà di stilare una serie di linee guida, che potranno essere utilizzate anche da altre aziende agroalimentari interessate a una maggiore sostenibilità ambientale dei propri prodotti”.
L’adesione di Rigoni di Asiago a questa importante iniziativa conferma, ancora una volta, la vocazione sostenibile dell’Azienda vicentina, una scelta etica che incarna valori profondi quali la salvaguardia del territorio e il benessere dei consumatori, tradotta nel pay off “la natura nel cuore”.

 

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Photo Credits

Photo 1 : https://www.facebook.com/Passaporto-Ambientale
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