18apr 2023
In occasione di Milano Design Week 12 ristoranti tra i quali scegliere
Articolo di: Michele Pizzillo

Poche parole: 12 ristoranti per chi ha piacere o necessità di mangiare fuori casa in occasione della Milano Design Week che è davvero molto impegnativa e ricca di eventi. Avere a portata di mano qualche indirizzo potrebbe essere importante per orientarsi.


Bon Wei – Via Ludovico Castelvetro, 16/18 – tel. 02.341308  
E’ un ristorante di alta cucina regionale cinese progettato dall’architetto Carlo Samarati nel 2010 secondo i canoni della Cina contemporanea, ma ancora oggi attuale nel panorama della ristorazione asiatica di alta gamma. Tra le sue specialità vanta l’anatra laccata alla pechinese e una carta di 24 ricette regionali selezionate all’interno degli 8 territori che compongono la “badacaixi”, carta che lo rende una realtà unica in Italia. Sin dall’apertura Bon Wei si è fatto conoscere per la qualità della carta dei vini e per l’attenzione negli abbinamenti con le sue specialità di cucina. Oggi possiede una carta di circa 300 etichette (70% italiane e 30 % estere, dalla Francia a Israele, dall’Australia al Sud Africa al Cile) che include anche un raro vino cinese, con prezzi dai 25 ai 12.000 euro. Per favorire gli abbinamenti specifici, al calice sono poi sempre disponibili 1 Prosecco, 2 Franciacorta, 2 Champagne, 3 bianchi e 3 rossi.
Durante il Salone del Mobile, Bon Wei presenta la nuova collezione di piatti, vassoi e tazze in raffinato bone china Villeroy & Boch (la collezione Stella) personalizzata da un designer di Broggi, con un effetto craquelé color rosso lacca e il logo del ristorante su ogni pezzo.


Clandestino non esiste – Via Conte Rosso, 18 (foto 1)
E’ il nuovo progetto di Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello che in zona Lambrate, porta la ricerca attenta della migliore materia prima del loro primo locale aperto in zona Dateo, Onest, e la volontà di diventare un luogo dove sentirsi a proprio agio. La proposta si traduce in una bakery artigianale: ogni giorno sono disponibili prodotti da forno freschi come croissant contraddistinti da una scioglievolezza quasi sensuale, lievitati fragranti e dalle acidità bilanciate. Il lavoro di Matteo Andreotti e Laura Onofrio trova compimento in due sfornate quotidiane che popolano scaffali e vetrine del locale con golose proposte dolci e salate: croissant, tartellette, plumcake, biscotti, ma anche pagnotte, focacce, sandwich. In laboratorio, i pastry chef sperimentano con fermentazioni – da 24 a 48 ore - e idratazione – almeno del 75% - dando vita a prodotti che concentrano in un morso un mix perfetto di acidità e rotondità di sapori.
Progettato da Annalisa Grasselli e Matteo Rota (MARG STUDIO), Clandestino non esiste si caratterizza per un’estetica colorata e il mood disteso. Gli architetti hanno trasformato quella che per anni è stata una storica ferramenta di quartiere in un locale dal sapore autentico e diretto che si sviluppa parallelamente rispetto alla via Conte Rosso, mantenendo intatta la dimensione comunitaria di questa zona di Lambrate. Elemento decorativo ed esplosione di cromatismi, è il murale firmato da Nico189, ispirato al tema della sostenibilità.

 

Daniel Canzian – Via Castelfidardo angolo via San Marco – tel. 02.63793837
Daniel Canzian è uno chef che non ha bisogno di presentazioni perché lo conoscono tutti, e non solo a Milano, ed è anche attento alle novità. Tant’è che durante la settimana del Fuorisalone, nel suo elegante ristorante si cena… “A Lume di LYM”. E sì, perché Daniel ospita i modelli di punta della nuova collezione dell’azienda friulana di lampade di design. Protagonista delle serate, insieme agli highlight firmati da LYM, che avvolgeranno i clienti in un’atmosfera calda e rilassante, sarà il menu degustazione creato ad hoc da Canzian. Si inizia con gli "Asparagi en plein air” per proseguire con gli "Agnolotti alle canoce in salsa al profumo di zafferano" e il "Branzino al sale". Dulcis in fundo, il Tiramisù “Rosa del deserto”.
Ma “nei miei menu troverete i piatti della tradizione gastronomica veneta “restaurati” con un tocco contemporaneo, ovvero alleggeriti per essere attualizzati (ma non rivisitati!)”, dice Daniel. E, quindi, indica i percorsi degustazione e la carta del ristorante: menù iconico, alta cucina veneta, alla carta. Tutto questo è evidenziato nel Manifesto della cucina italiana contemporanea che permette a Canzian di raccontare il suo sviluppo professionale degli ultimi anni “votato a unire il valore qualitativo ed emozionale della tradizione a uno sguardo imprenditoriale ben definito, con l’obiettivo di portare la sua percezione verso un livello più alto. Condividendo i sette punti della mia filosofia culinaria l’intento è quello di dare la possibilità a tutti i colleghi cuochi di svilupparli per valorizzare la nostra cultura gastronomica e riportarla al centro dell’attenzione. E non mi rivolgo solo agli chef dei ristoranti più raffinati, ma anche alle trattorie e ai locali storici -a quelli dei piatti del buon ricordo italiano- dove il gusto, la genuinità e la qualità della materia prima sono da sempre i protagonisti”.
Per info e prenotazioni: 02 63793837

 

Il Mannarino – Via Alzaia Naviglio Grande, 2 – tel. 02.36744518
E’ la prima insegna di macellerie con cucina in perfetto stile pugliese, che in occasione della Milano Design Week, colora il locale sui Navigli con l’esclusiva carta da parati della Collezione Enriquezland, ideata dal designer Alessandro Enriquez e realizzata in collaborazione con Jannelli & Volpi. L'iconico ingresso del locale di via Alzaia Naviglio Grande, decorato con piatti in ceramica e piante di diverse tipologie, si accinge a diventare ancora più originale grazie alle coloratissime galline raffigurate sulla wallpaper firmata dallo stilista. Un pattern che si sposa perfettamente con le tinte e gli elementi caratteristici del brand. Il Mannarino entra così a far parte della mappa “dei luoghi del cuore” di Alessandro Enriquez e, in concomitanza con la Settimana del Design, aggiunge un tocco di vivacità alla sua macelleria di quartiere a due passi dalla Darsena. Un posto dove sei tu a scegliere, direttamente dal banco, la carne e, noi, a coccolarti perché tu la possa gustare comodamente alla nostra tavola unitamente ai contorni della tradizione, tra un bicchiere di primitivo della casa e musica italiana

 

Innocenti Evasioni – Via Candiani, 66 – tel. 02.33001882  
Tommaso Arrigoni per l’apertura della nuova sede ha scelto l’8 aprile 2023 - allo scoccare del 25° anniversario dalla fondazione del suo locale – iniziando nuova vita per uno dei locali che ha fatto la storia della ristorazione milanese. Arrigoni ha scelto un luogo contemporaneo, di recente costruzione, aereo e luminoso, circondato da grandi vetrate affacciate su uno splendido e ampio giardino alberato, una giusta scenografia dentro la quale far rinascere il suo precedente ristorante ma in un ambiente più moderno e confortevole. In questo è stato affiancato dall’amico Fabio Pietrantonio che ha firmato le opere d’arte contemporanea esposti nel locale. Il ristorante è contemporaneo anche nei contenuti: attento alla sostenibilità, alla circolarità dei prodotti (con un orto proprio) e alle politiche anti-spreco (già tema, nel 2019, di un libro di ricette dello chef). “Nello scegliere la nuova sede, cosa che mi ha richiesto diversi mesi di ricerca, avevo l’intenzione di rimanere in un quartiere defilato – spiega Arrigoni - senza rinunciare a un giardino godibile anche dall’interno grazie alle ampie vetrate per poter dare continuità al precedente indirizzo. Così come è stato per Via della Bindellina, mi piace molto l’idea che il ristorante cresca insieme al quartiere che lo ospita: Bovisa, con la riqualificazione dei gasometri e la nascita prevista nei prossimi mesi del Polo d’Innovazione del Politecnico, è decisamente il luogo giusto!”


Locale – Via Domenico Cirillo, 12 – tel. 02.36588110
La qualità dei prodotti made in Italy, dal design alla cucina, confluiscono tutti in questo ristorante davvero unico anche per la possibilità di poter scoprire una cucina contemporanea che valorizza esclusivamente materie prime d'eccellenza di produttori artigianali che operano a Milano e dintorni. Così, in occasione del Fuorisalone, anche Locale si trasforma e personalizza la sua sala con l'esclusiva carta da parati firmata dal designer Alessandro Enriquez per Jannelli & Volpi. Il coloratissimo disegno "Italian Dream" della collezione EnriquezLand scalda ulteriormente gli ambienti informali ma raffinati di Locale, dove la cura e l'attenzione per i dettagli della proposta enogastronomica trova perfetta corrispondenza nell’interior design del ristorante Lo cambiamo in base alle stagioni, in base ai prodotti che i nostri artigiani ci propongono, in base alle voglie, anche le vostre, quindi se ci lasciate la vostra mail qui, vi invitiamo alle cene di “rivoluzione Locale” dove appunto… assaggiamo i nuovi piatti e scegliamo quelli che andranno in menù.
Per info e prenotazioni telefonare o scrivere su WhatsApp al 351 0807152


Miro Osteria Del Cinema – Via Milazzo, 9 – tel. 02.36589420
Il ristorante è ricavato negli spazi che una volta ospitavano il palco e i camerini dell’Anteo Palazzo del Cinema e nasce dall’incontro tra Andrea Vignali e Michele Siepi che due anni fa hanno creato un perfetto incontro tra tradizione e contemporaneità e avvalendosi della maestria dello chef Enrico Maridati, sono riusciti a rendere i piatti protagonisti di una esperienza che si può alternare alla visione di un bel film. La cucina proposta da Maridati possiamo definirla diretta per la tecnica e il rispetto della materia prima nonché per le contaminazioni francesi ed orientali dando vita ad una proposta ricca di sapori. E, poi, i nomi dei piatti sono un gioco ironico di rimando cinematografico che, però, non vuole togliere importanza all’autenticità della proposta gastronomica. Inoltre, si prediligono ingredienti poveri che vengono innalzati a creazioni di alto livello, cercando di utilizzare ogni parte per una cucina quanto più possibile senza sprechi. Ed ecco l’attenzione per i vegetali come “alice in fionderland”, il giardino di verdure che prende forma con il cambiare delle stagioni: praticamente una danza di sapori e un inno alla stagionalità. Un’altra proposta a base di vegetali sono le tagliatelle di verdure che racchiude contaminazioni francesi ed asiatiche. Anche il pesce viene proposto nel rispetto delle stagioni come “eurotrip”, il plin che rievoca i sapori del panino con l’aringa affumicata, uno dei sapori più tipici del Nord Europa. Ci sono anche proposte di carne, anche di tagli ritenuto meno pregiati e, quindi, “la tartare con l’orecchio di perla”. Infine i dessert come “ciak”, la “bavarese di tetta” che è un omaggio al libro “L’abbuffone” di Ugo Tognazzi.
La carta dei vini, con 40 etichette, racconta il meglio della Penisola e con qualche richiamo alla Fancia, alla Germania e alla Slovenia. C’è anche una piccola ma ben studiata carta dei cocktail perfetti per l’aperitivo o il dopo cena.
In questa osteria il legame con il cinema è evidente però non si propone solo come servizio ai frequentatori del cinema ma come una vera e propria destinazione culinaria nel cuore della città. Ed in più con annesso giardino segreto protetto dai palazzi e dai cortili del centralissimo quartiere di Brera.


Montelombroso-Una Casa Rosa – Alzaia Naviglio Pavese, 256 (foto 2)
Della vecchia funzione, casa cantoniera, è rimasto solo il colore – rosa – che gli attuali proprietari ne hanno fatto una sorta di must, sulla sponda del Naviglio Pavese. Alessandra e Matteo che l’hanno acquistata e trasformata in ristorante o meglio, in casa dedicata al cibo, al vino e all’otium. Chi assaggia i cibi e i vini, risultato di un lungo processo di conoscenza della coppia, potrà anche godere delle opere d’arte che fanno parte degli arredi e del grande giardino, con i suoi alberi da frutto: il caco, il nespolo e un rigoglioso boschetto di bambù, Phyllostachis Nigra…proprio come a Kyoto. Montelombroso, quindi, è un luogo di accoglienza. Per permettere a tutti di godere dei vari spazi, l’offerta viene declinata in più forme con lo stesso obiettivo, declinando il cibo attraverso le sue componenti, andando verso le radici, verso quell'umanesimo crudo dove al centro rimane l'artigiano. E, così, la ricerca del sapore si è spostata verso la ricerca della relazione, dell'ingrediente e di un gusto radicale dietro la tradizione della cucina italiana.
Montelombroso vuole anche essere un incubatore di arte, cibo e collectible design. La progettazione degli interni e la scelta degli artisti a cura di Stefano Bongiorno sono state accuratamente pensate per ricreare un ambiente di casa, ma con una estrema cura dei dettagli volti a far contemplare e cooperare cibo, arte e design. Si viene accolti in una serra in vetro contornata da piante dove inizia il viaggio culinario che lo chef Nicola Bonora presenta come un menu-gioco un inganno per la vista, ma non per il palato in un’associazione alternativa tra visivo e gusto.
Lo chef, Nicola Bonora, è originario di Oristano ma con un passato a fianco di Enrico Bartolini prima di approdare a Montelombroso con l’intento di creare un’identità forte e riconoscibile attraverso una cucina sperimentale.

 

Ricci Osteria – Via Pasquale Sottocorno, 27 – tel. 02.49705612  
E, così, si è esaudito il desiderio degli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar di portare a Milano la loro personale cucina d’autore ma cresciuta nella tradizione pugliese. Antonella e Vinod propongono una cucina a base di ingredienti che selezionano in Puglia perché impegnati, insieme al resident chef Francesco Bordone, a far vivere in tavola ai milanesi i colori e sapori della loro regione. In occasione della Design Week, Ricci Osteria ospita anche alcuni pezzi della celebre
ceramista Enza Fasano di Grottaglie, di cui già utilizza il servizio di piatti e tazzine da caffè della collezione del Pizzolato, che originariamente era smaltata con colori tipici quali l’avorio o il verde, ed è punta di diamante della produzione per il suo particolare bordo martellato, ottenuto roteando un attrezzo seghettato sul bordo del piatto ancora morbido. Le orecchiette alle cime di rapa che vengono servite in queste ceramiche per il menu “Domenica in Puglia” fanno veramente respirare “le atmosfere di giù”.
Tra i tavoli di Ricci Osteria si possono ammirare i raffinati Vasi Slim, il cui nome omen descrive la forma allungata dei vasi, mutuati dalla tradizione grottagliese e che un tempo venivano usati per versare l’acqua, il vino e l’olio: vummile, trufolo e oliera. Una collezione molto apprezzata in cui le consuetudini del passato vengono mescolate con lo stile del presente, dando nuova vita ad antiche forme e creando un rinnovato modo di concepire la casa. Ci sono, poi, i Carciofi, fiori in ceramica di rara bellezza che assurgono a simbolo di forza e nuova vita, ormai pezzi signature della produzione; e infine Pupe con e senza baffi, utilizzati come candelieri o come base per lampade, qui anche nella versione “a cavallo”, per ricordare la fuga dello sposo dal castello come si racconta nell’omonima leggenda medievale.


Terrazza Prosecco – Via Cadolini, 19 (foto 3)
E House of Mediterraneo, in collaborazione con Prosecco doc e Tuorlo Magazine, trasforma la propria terrazza in qualcosa di veramente spumeggiante per partecipare alla grande kermesse della Milano Design Week. Infatti, fino a sabato 22 aprile, su questa frizzante terrazza si avvicenderanno grandi chef, musicisti, celebrities, media, influencers e appassionati di food, beverage e design provenienti da tutto il mondo. Un parterre stellare, di eventi unici per celebrare il legame tra vino e bellezza attraverso una nuova ed inedita presenza di Prosecco doc a Milano. Nelle serate di martedì 18 e giovedì 20 aprile la Terrazza sarà aperta a tutti dalle ore 18 alle 20 per degustare un calice di bollicine a ritmo del Dj Set di Emma Iovino; mentre le altre giornate vedranno ospiti del calibro di Dargen D’Amico, Roy Paci e lo Chef Federico Sisti. Fil rouge sarà il piacere di incontrarsi e stare insieme in una cornice dinamica, internazionale e cosmopolita come quella del Salone del Mobile, il tutto accompagnato da un buon calice di Prosecco doc che registra il debutto di una speciale collezione di calice con diverse forme e sfumatura realizzate dal designer Giorgio Romairone.
Nei dettagli, oltre alle due serate open, il programma di Terrazza Prosecco prevede due cene evento, mercoledì 19 e venerdì 21, in questo caso – segnala Matteo Bagnara, responsabile comunicazione di Ponte1948 - tutto accompagnato dalla pasta di Tommaso Zoboli premiato come miglior chef under 30. Lo stesso Zoboli preparerà il menù aperitivo di sabato 22 con performance di Roy Paci e Roxy.
Inoltre, a testimoniare la volontà di Prosecco DOC di farsi portavoce di una sempre più vibrante creatività e commistione tra il mondo dell’arte e del beverage, è stato coinvolto il designer Giorgio Romairone a realizzare una speciale collezione di calici con diverse forme e sfumature di colore.

 

Vasiliki Kouzina – Via Clusone, 9 – tel. 02.94381405
L’eleganza, lo stile inconfondibile e l’atmosfera intima di Vasiliki Kouzina – dove è possibile gustare la cucina greca – in occasione della settimana del design, incontrano il massimalismo dei motivi giocosi e colorati di La DoubleJ, il marchio celebre per i suoi abiti dalle stampe audaci e i suoi lussuosi articoli homeware. In più, grazie agli eventi della settimana più vissuti di Milano, il bagno del ristorante di Vasiliki che è orgogliosa di sottolineare la sua origine greca e per questo molto considerato dal grande pubblico, milanese e non, è tappezzato con una speciale carta da parati, parte della prima linea di wallpaper firmata JJ. Un modo originale per celebrare questo nuovo inizio da parte del brand di moda e una veste esclusiva per Vasiliki Kouzina, che si conferma essere una delle mete gastronomiche più ambita della città.
Per info e prenotazioni: +39 02 9438 1405; vasiliki@vasilikikouzina>

 

142 Restaurant – Corso Cristoforo Colombo, 6 – tel. 02.47758490
Arte, musica, drink e bun: questa è la combinazione perfetta che 142 Restaurant mette in pista per la serata di mercoledì 19 aprile. Ed è, anche, l’occasione per assecondare la passione per il design che caratterizza la padrona di casa, Sandra Ciciriello, visto che il ristorante ospita l’iconico Carrello Musica 1968 di Joe Colombo, nato come mobile porta-vinili. Rieditato da Codice Icona - brand culturale italiano che individua e ridà vita a oggetti progettati dai maestri del ‘900 attraverso l’acquisizione dei diritti di edizione e la valorizzazione del loro know-how, nel rispetto di ciascun
progetto originario: l’iconico oggetto si potrà ammirare eccezionalmente per tutta la settimana del
Fuorisalone. Nella sola serata di mercoledì 19, a partire dalle 18:30, il carrello sarà adibito a consolle per il Dj Lo Zelmo, che mixerà i suoi vinili intrattenendo gli ospiti in un aperitivo con i cocktail e gli inimitabili bun di 142 Restaurant: Polpo al Cuore, Bun Bun Polpetta e Veggy Bun.
Per info e prenotazioni: +39 02 47758490;
info@142.restaurant

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