13dic 2021
TRE VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO DEL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA, MA NON SOLO
Degustazione di Vernaccia di San Gimignano Selvabianca 2020, Campo della Pieve 2019, L’Albereta Riserva 2018, Chianti Colli Senesi Il Priore Riserva 2017, Toscana Rosso IGT Bacicolo 2018
Articolo di: Fabiano Guatteri

Abbiamo incontrato i Fratelli Logi ( foto 1) proprietari dell’Azienda Il Colombaio di Santa Chiara, di San Gimignano, in un press lunch presso il ristorante Bistro Aimo e Nadia, organizzato dall’Agenza di Comunicazione PR Comunicare il Vino

 

E’ stata l’occasione per presentare alcuni vini dell’azienda fra i quali tre diverse interpretazioni di Vernaccia di San Gimignano.

 

Alessio Logi, a nome anche dei fratelli Giampiero e Stefano, ha spiegato, appunto, che Il Colombaio è una cantina a gestione familiare. L’Azienda nasce circa 20 anni fa, dopo che la famiglia acquisisce una proprietà che comprende circa 3 ettari e mezzo di vigneto. All’epoca Alessio, studente di enologia, inizia a vinificare l’uva quasi per gioco allestendo una piccola cantina che permetterà all’azienda di nascere e crescere. Va detto che oltre a basarsi sulle conoscenze acquisite dagli studi di Alessio, la cantina beneficia in modo sostanziale anche dell’esperienza del padre, Mario, mezzadro prima e responsabile della produzione per un’azienda del territorio.

 

Ma all’epoca nessuno pensava minimamente che il Colombaio potesse diventare ciò che è diventato, ossia una realtà rappresentativa del territorio, con il 60% della propria produzione di Vernaccia.

 

Va detto, in merito, che a San Gimignano si produce più vino rosso che bianco. Negli anni l'azienda si è dotata di nuove tecnologie necessarie per la produzione soprattutto dei vini bianchi. Ora dalle 5000 bottiglie iniziali si è arrivati quasi a imbottigliarne quasi 100 mila e gli ettari sono oltre 20 destinati a Vernaccia di San Gimignano (13 ha), Cabernet Franc ( 1 ha), Merlot ( 1 ha) e Sangiovese (6 ha).

 

Oltre alle tre Vernacce i Logi hanno portato i loro Chianti Colli Senesi Riserva  e Cabernet franc in purezza, annata 2018, che è la prima per cui è un debutto.

 

Il Colombaio di Santa Chiara è certificato Bio. Tutta la gestione agronomica è da sempre seguita dalla famiglia in prima persona.

 

Dopo anni di prove, La 2011 è stata la vendemmia della svolta ed è nata Selvabianca. Si è passati da macerazioni abbastanza spinte a macerazioni più moderate, ed ecco che i vini sono diventati più equilibrati, freschi, verticali. Nel 2012 nasce la Vernaccia Campo della Pieve
Delle tre Vernaccia, possiamo dire, come si può evincere dalle schede, che Selvabianca è prodotta con uve selezionate provenienti da diversi vigneti, mentre le altre due mutuano i nomi dei rispettivi vigneti che Alessio Logi preferisce definire single vineyard anziché cru, in quanto questo identifica un’area più vasta.

 

 

I vini in degustazione

 

 

Vernaccia di San Gimignano Selvabianca 2020 (foto 2)

 

E’ un assemblaggio del meglio delle uve vernaccia aziendali, e pertanto i terreni da cui provengono sono diversi: sabbiosi ricchi di scheletro, profondi di medio impasto. Le uve intere sono sottoposte a pressatura soffice. La fermentazione avviene con lieviti selezionati al fine di valorizzare il corredo aromatico del vino, che non sempre vien valorizzato, e si svolge a temperatura controllata in tini di cemento e di acciaio; il vino sosta sur lie sino a marzo.

 

Note gustative
Possiede colore giallo paglierino con riflessi verdi.
Al naso è fruttato con ricordi di mela, di pesca a polpa bianca, e ricordi di aromatiche mediterranee.
In bocca è sapido e l’acidità allunga il sorso: è una freschezza non verde, ben integrata con l’alcolicità.

 

Abbinamento
Tuorlo in olio evo, albume di uovo, scorzonera, cicoria, spuma di taleggio (foto 3)

 

 

Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2019 (foto 4)

 

Il vigneto Campo delle Pieve dimora in sabbie argillose. Le uve vendemmiate sono pressate intere sofficemente. La fermentazione avviene con lieviti indigeni a temperatura controllata. Per la vinificazione sono utilizzati unicamente vasi vinari di cemento vetrificato e il vino rimane per 18-20 mesi sui lieviti; per questo, ma in genere per i vini, la vinificazione è in riduzione, e pertanto proteggendo dall’ossigeno la massa, viene limitato l’uso di solfiti.

 

Note gustative
Colore giallo paglierino.
Profumi fruttati, note agrumate e vago ricordo di fiori galli.
In bocca piace per le note saline e per la struttura densa con vena acida che conferisce eleganza al sorso.

 

Abbinamento
Zucca, ostrica, salsa bernese gratinata (foto 5)

 

 

Vernaccia di San Gimignano L’Albereta Riserva 2018 (foto 6)

 

Nasce dall’omonimo vigneto, caratterizzato da terreno tufaceo e scheletro di calcare. Dopo la pressatura soffice delle uve intere, la fermentazione si svolge a temperatura controllata con lieviti indigeni in botti di rovere di 25 ettolitri, e vi rimane un per anno; successivamente sosta 6-7 mesi in cemento vetrificato e affina un anno in bottiglia.

 

Note gustative
Colore giallo paglierino che vira al dorato.
Profumo fruttato con ricordi di albicocca e sentori balsamici. In bocca è pieno, avvolgente con acidità perfettamente integrata all’alcolicità che nonostante i 13,5 gradi, non si avverte. E’ un vino ben strutturato dal finale decisamente lungo.

 

Abbinamento
Mezze maniche Gerardo di Nola, ragù di cortile, alloro (foto 7)

 

 

Chianti Colli Senesi Il Priore Riserva 2017 (foto 8)
Prodotto con uve sangiovese, completate da canaiolo (20%); le viti dimorano in sabbie localmente argillose. Dopo la pigiatura ha luogo la macerazione del mosto sulle bucce in cemento vetrificato, quindi il vino è elevato in barrique per 24 mesi poi in acciaio prima dell’affinamento in bottiglia.

 

Note Gustative
Colore rosso rubino con riflessi granati.
Al naso è fruttato con ricordi di prugna e amarena cui si uniscono nuance balsamiche e vanigliate.
In bocca è armonico, di buona struttura con un ottimo equilibrio tannino-alcolicità-acidità.

 

Abbinamento
Lepre farcita con salsa alla frutta matura (foto 9)

 

 

Toscana Rosso IGT Bacicolo 2018 (foto 10)
Unicamente da uve cabernet franc, allevate in terreno sabbioso ricco di fossili. Dopo la pigiatura ha luogo la macerazione con follature in contenitori di 5-6 ettolitri di acciaio. Passati circa 15-18 giorni, hanno luogo svinatura, la decantazione in acciaio per un mese, quindi il travaso in barrique per 24 mesi, poi altri due mesi di decantazione in acciaio e affina in bottiglia per un anno.

 

Note gustative
Colore rosso rubino intenso.
Profumo caratteristico non ricordi di aromatiche e di spezie.
In bocca è pieno, intenso, con tannini ben levigati e intessuti e freschezza che fornisce piacevole bevibilità.

 

Abbinamento
Vecchia Robiola Valsassa

 

Conclusioni
Per concludere vorremmo sintetizare quanto detto con una frase pronunciata da Maro Logi, il capostipite, che bene riassume la politica aziendale: “Il vino lo produce il terreno, in cantina può soltanto migliorare, non trasformarsi”.


I piatti in abbinamento sono a cura del ristorante Bistro Aimo e Nadia

 

Nella doto 11 alcuni dei vini in degustazione

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