10ott 2020
ARMONIE SENZA TEMPO. ALLA SCOPERTA DELLA LUGANA: UNA DOC PER 5 VARIETÀ
Articolo di: Fabiano Guatteri

La Lugana o il Lugana? Per definire questo vino sono impiegati entrambi i generi , ma noi siamo fedeli alla scuola che vuole maschili i nomi dei vitigni e femminili quello dei vini, e pertanto scriviamo la Lugana esattamente come la Barbera. E la Lugana è un vino se non da scoprire, quantomeno da esplorare. Sì, perché ne sentiamo parlare, sicuramente lo abbiamo degustato, ma quale? Sono infatti prodotte più varietà che si sono aggiunte negli anni al vino base.

 

La Lugana, vogliamo enfatizzarlo, meriterebbe maggiore notorietà considerato che è stata il primo vino lombardo a ottenere nel 1967 il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.

 

Per promuoverlo anche quest’anno il Consorzio Tutela Lugana Doc  ha tenuto a Milano una degustazione di vini Lugana in occasione di Armonie Senza Tempo, uno speciale evento per scoprire e assaporare il vino simbolo del Lago di Garda articolato in una Master Class cui ha fatto seguito un Banco d’Assaggio.

 

La zona di produzione è a cavallo tra la Provincia di Brescia e quella di Verona, per cui è una Doc interregionale.

 

La Lugana negli ultimi anni ha visto crescere l’estensione del vigneto in misura quasi esponenziale se si considera che da 394 ettari del 2005 si è passati a 2217 del 2017 dei quali 1948 in Lombardia e 269 in Veneto.

 

La Lugana è prodotta con una varietà locale d’uva chiamata turbiana, e per quanto il disciplinare consenta l’uso del 10 per cento di altre uve non aromatiche a bacca banca, di fatto i produttori vinificano l’uva turbiana in purezza.
Non vi è, quindi, una sola Lugana.

 

La prima, la Lugana Doc, che abbiamo definito “base” è la varietà maggiormente prodotta: rappresenta il motore della Doc con il 90% dell’intera produzione; le caratteristiche sono, tra le altre, l’immediatezza e la pronta beva. Per quanto ogni produzione abbia le proprie specificità, generalizzando notiamo ricorrenti note floreali che comprendono fiori bianchi e fiori d’arancio. Caratteristiche che possono variare anche secondo lo stile di vinificazione come nel caso della Lugana Cemento 2018 Marangona (foto 2), macerazione sulle bucce, affinamento in cemento, dotata di maggiore concentrazione, struttura e corpo.

 

La denominazione Superiore è stata introdotta nel disciplinare a partire dal 1998. Per essere tale deve invecchiare almeno un anno a partire dalla vendemmia. Rispetto al vino base ha caratteristiche più accentuate e può arrivare a invecchiamenti estremi come nel caso della Lugana Doc Superiore 2001 Cà Lojera (foto 3), ossia con quasi 20 anni di vita: assume colore ambrato; al naso ricordi di bergamotto, scorza di agrume leggermente candita. In bocca è caldo, si ritrovano ancora ricordi di scorza d’agrume con nota amaricante. Potrebbe chiamarsi Riserva, ma all’epoca la denominazione non era stata ancora introdotta.

 

Bisogna aspettare il 2011 perché la nuova denominazione entri a far parte del disciplinare e la Riserva è di fatto l’evoluzione della varietà Superiore con un invecchiamento che si protrae per almeno 24 mesi dei quali 6 mesi in bottiglia. Tra quelle ora citate è la tipologia con le caratteristiche più marcate e complesse, con sentori evoluti che possono comprendere una spiccata mineralità con possibili ricordi la pietra focaia , oltre a note affumicate. Un’etichetta rappresentativa è la Lugana Doc Riserva Sergio Zenato 2017 Zenato (foto 4).  Con raccolta delle uve leggermente tardiva la fermentazione è effettuata parte in botti grandi, parte in legni piccoli e parte in acciaio, segue l’affinamento in legno quindi in bottiglia. E’ un vino di grande longevità, raggiunge tranquillamente 10-15 anni di età, ed è prodotto unicamente nelle migliori annate. Al naso è un’esplosione di fiori di acacia, di arancio con note agrumate e si colgono le note tostate dell’affinamento in legno. In bocca ha l’immediatezza dei vini giovani, ma è al tempo stesso complesso, quasi balsamico, con note tostate e minerali.

 

La Lugana che mostra indubbio interesse è la versione Vendemmia Tardiva che non deve essere paragonata al passito tramandatoci dalla tradizione, di dolcezza talvolta stucchevole. Il vino nasce da uve fatte surmaturare sulla pianta raccolte quindi tardivamente ossia tra fine ottobre e i gli inizi di novembre senza ulteriori passaggi nei fruttai.

 

Va ancora ricordato la Lugana Spumante che può essere prodotta sia con il Metodo Charmat o Martinotti, sia con il Metodo Classico. La prima, con presa di spuma in autoclave, esprime freschezza e immediatezza, mentre la seconda, rifermentata in bottiglia, è dotata di maggiore eleganza oltre che di struttura con finale lungo e complesso. Un Metodo Classico degustato è la Lugana Doc Brut Nature Perla del Garda (foto 5): prodotta solo in magnum fermenta 8-10 giorni in vasche di acciaio a temperatura controllata, affina in acciaio quindi nel corso della seconda fermentazione sosta sui lieviti per 40 mesi. E’ un vino verticale con sentori floreali e fruttati e un distinta nota di zafferano.

 

Oltre quelli citati vorremmo ricordare un altro vino che ci ha particolarmente emozionato, una  Lugana denominata semplicemente Doc, ma con un affinamento da Riserva e della Riserva ha tutte le caratteristich, ossia la Lugana Doc Orestilla 2016 Montonale (foto 6). Le uve sono spremute sofficemente in assenza di ossigeno per scongiurare qualsiasi processo ossidativo; il mosto fiore ottenuto fermenta 10 giorni in acciaio a temperatura controllata. Il vino matura 8 mesi sulle fecce nobili e 10 mesi in bottiglia. Al naso è un tripudio di frutta matura, dalla pesca all’ananas, con sfumature agrumate oltre che floreali. In bocca ha un ingresso quasi esile, ma di grande eleganza e suadenza e poi si esprime in tutta la sua ricchezza di frutto maturo, cui si unisce una spiccata mineralità, con ben espressa acidità che, insieme con la marcata sapidità, allunga il sorso facendone un vino di lunga persistenza.

 

Abbiamo citato solo alcuni dei 12 vini degustati  (video 7) nel corso della Master Class, tutti indubbiamente meritevoli.

 

1

2

3

4

5

6

7

Articoli Simili
I più letti del mese
TORNA IL MERCATINO DI NATALE ALTOATESINO ONLINE DI PUR SÜDTIROL
Un’esperienza di shopping unica per scoprire i sapori e i profumi dell’Alto Adige.   Torna la vetrina virtuale dove i produttori dell’Alto Adige possono presentare le proprie eccellenze. Tante le idee... Leggi di più
NON AVVOLGERE L’ARROSTO NELL’ALLUMINIO
La cucina è un luogo strano. Ci sono persone brillanti che in cucina perdono lucidità quasi che i fornelli resettassero la loro intelligenza. Per cui una persona dotata di buona logica, può finire per perderla tra padell... Leggi di più
L’Aura Ronchi di Brescia IGT 2022, il rosato Noventa
Noventa è un’azienda vitivinicola con sede a Botticino, cittadina nel cuore dell’omonima zona vinicola Doc in provincia di Brescia.   Nata nel 1970, la cantina è proprietaria di 11 ettari vitati disposti a ... Leggi di più
CANTINE DI FRANCIACORTA: DEGUSTAZIONE DI 60 SATÈN
In occasione del Festival del Franciacorta, in programma nei due week end del 10 e 11 e del 17 e 18 settembre, Cantine di Franciacorta (Wine Store di Erbusco) organizzeranno quest’anno una degustazione di Franciaco... Leggi di più
GENESIS POWERED… ALLA RISCOPERTA DELLE ORIGINI DELLA CUCINA
Genesis Powered by Fideuram Private Banker  si svolgerà dal 9 al 12 settembre Cortina d’Ampezzo (BL) e sarà focalizzata sul concetto di Rigenerazione Umana:  4 giorni a contatto con la natura per il benessere della... Leggi di più
RISTORANTI UNITI: MITO DI EDIPO E LA “BUFALA DEI 4 METRI”
Riportiamo integralmente in comunicato dei Ristoratori Uniti.   Una volta si giocava al gioco del gessetto, mosca cieca, 4 canti. Oggi si gioca con il metro,1, 2, 3, 4. Quando si parla di lunghezze una possibile associ... Leggi di più
INSALATA DI BACCALÀ, SEPPIA, NERVETTI E OLIVE DI GAETA
IL RISTORANTE LA TENDA ROSSA APRE LE PORTE DELLA PROPRIA CANTINA
Il Ristorante la Tenda Rossa apre le porte della propria cantina e mette in vendita alcune referenze di pregio. Lista dei vini in vendita
 Billecart Salmon – Cuvee Elisabeth Rose’ 2000 bottiglia euro 170 &n... Leggi di più
Fiocchi di sale islandese, puri, cristallini, incontaminati,
I fiocchi di sale islandese della Saltwerk, azienda fondata nel 2011, sono prodotti utilizzando un metodo secolare. Il sale viene raccolto in prossimità di una piccola penisola della costa occidentale, Reykjanes, che sep... Leggi di più
FORNACELLE: QUANDO IL METODO CLASSICO NASCE A BOLGHERI
L’enologia toscana è storicamente associata ai grandi vini rossi. I vini bianchi, però, hanno saputo in tempi più recenti conquistare l’attenzione di consumatori attenti per lo stile e spesso l’eleganza... Leggi di più
We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of this site have already been set.